Tecnologia e innovazione sono il nostro fiore all'occhiello.
Igiene orale e prevenzione
Ablazione del tartaroSigillatura dei denti
Fluoro-profilassi
Lucidatura con pasta
Levigatura radicolare - Curettage Leggi tutto
IGIENE ORALE E PREVENZIONE
L'igiene è importate sin dalla prima infanzia ed il primo esempio è dato proprio dal comportamento dei genitori.
La regola principale nella prevenzione delle patologie orali è l’eliminazione del tartaro e della placca batterica dai denti e dalle gengive poiché essa è responsabile di gengiviti, parodontopatie e carie dentali.
La seduta d’igiene professionale ha lo scopo di pulire i denti laddove non siamo in grado di arrivare con la regolare igiene domiciliare.
Inoltre, durante la seduta d’igiene presso lo Studio dentistico Sedda, le igieniste e i medici odontoiatri sono a tua disposizione per consigli specifici sulle tecniche d’igiene casalinga e sugli strumenti più adatti per mantenere nel tempo l’efficacia del trattamento svolto in studio.
Cos’è il curettage?
Con il termine “curettage” (o levigatura radicolare) viene inteso il procedimento di rimozione del tartaro e della placca batterica profonde, adese quindi alla superficie radicolare del dente Questo procedimento si effettua inserendo la “curette” (strumento utilizzato per la detartrasi sopra e sotto gengivale) all’interno del solco della gengiva, zona difficilmente raggiungibile da altri strumenti odontoiatrici, in modo da ottenere una superficie liscia, ossia completamente priva di tartaro e placca batterica. Questa procedura diventa ancor più importante e di elezione se in presenza di tasche parodontali le quali sono un approfondimento del solco gengivale causate dal tartaro stesso.
Come faccio a sapere se ho delle tasche parodontali?
Circa il 60% della popolazione presenta delle parodontopatie croniche non sintomatiche di cui il 10% in forma grave. Pertanto è estremamente importante che l’igienista dentale esegua all’inizio di ogni igiene un P.S.R (Periodontal sceening record), un sistema internazionale per fare diagnosi di tasche e quindi di parodontiti.
Perché è importante che all’interno della pulizia dentale venga eseguito anche lo step del curettage?
L’ablatore usato dall’igienista per fare la pulizia dei denti asporta il tartaro più superficiale ma non riesce a pulire le tasche parodontali profonde; lo step del curettage è indispensabile al fine di rimuovere il tartaro annidato nelle tasche maggiori di 3 mm di profondità.
La figura dell’igienista dentale svolge quindi in questi casi un ruolo essenziale, ovvero quello di analizzare la situazione del paziente e valutare se effettuare o meno un curretage profondo. Importante è quindi diffidare di pulizie eseguite in poco tempo e in modalità standard: ciascun paziente abbisogna, nella medesima pulizia, di strumenti differenti e di accorgimenti che posso essere valutati solo in almeno 60 minuti di seduta di igiene.
Ciò permette di prevenire o curare in profondità situazioni che altrimenti, se trascurate, possono comportare ingenti cure odontoiatriche; per questo il servizio di igiene dentale ha lo scopo di prevenire cause che potrebbero comportare vere e proprie patologie.
Lo Studio offre una seduta di igiene minima di 60 minuti, in cui al medesimo prezzo il professionista esegue uno screening iniziale per poi procedere ad una pulizia dentale a seconda della situazione analizzata, per non incorrere, erroneamente, in pulizie standardizzate e superficiali.
Sensibilità
Molte persone, specialmente tra i 35 e i 50 anni, possono accusare fastidio o anche dolore quando cibi dolci o acidi oppure caldi o freddi vengono a contatto con le zone del colletto dei denti: i denti sono in pratica diventati molto sensibili, o per meglio dire, si soffre di un disturbo noto come ipersensibilità dentinale.
Le cause della sensibilità
Il dente diventa sensibile quando la dentina è esposta, cioè non è più ricoperta dallo smalto o dal cemento e dalla gengiva. In questa situazione, attraverso i tubuli dentinali (piccole gallerie che percorrono la dentina), l’ambiente orale viene messo in contatto con il nervo (polpa), che è la parte sensibile del dente, provocando dolore.
I fattori che determinano l’esposizione della dentina e, di conseguenza, la sensibilità, sono molti:
- un errato spazzolamento dei denti insieme all’uso di dentifrici troppo abrasivi può provocare l’esposizione della dentina attraverso l’usura dello smalto (abrasione) e la retrazione del margine gengivale (recessione gengivale);
- l’assunzione frequente di bevande o cibi acidi (spremute di arancia o pompelmo, succhi di frutta, bibite, yogurt) può provocare lesioni dello smalto, specialmente se li si consuma freddi o prima di coricarsi;
- lo stesso effetto può essere determinato da tutti i disturbi che provocano un reflusso acido dallo stomaco o dal vomito frequente tipico dei disturbi alimentari (anoressia e bulimia) e della gravidanza. Valutazione e trattamento
- L'Igienista può valutare la causa dell’ipersensibilità e proporre la cura più appropriata alle varie situazioni. Molto spesso la cura si basa su semplici raccomandazioni che possono essere adottate facilmente a casa:
- seguire un corretto programma di igiene orale - utilizzare dentifrici poco abrasivi e al fluoro - applicare minor forza allo spazzolamento e modificarne le tecniche - limitare l’assunzione di bevande acide.
Altre volte la cura può richiedere trattamenti con sostanze desensibilizzanti ad azione topica o terapie restaurative.
Fluoroprofilassi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che l’impiego del fluoro rappresenti il metodo più efficace per la prevenzione della carie.
Il fluoro è un sale minerale molto diffuso in natura: è presente nel suolo, nelle acque e in alcuni cibi (tè, pesce azzurro, verdure), ma la quantità che il nostro organismo ricava dagli alimenti è in realtà molto bassa, non superando il 40% del fabbisogno totale.
Il fluoro, come il calcio ed il fosforo, è essenziale per la formazione dei denti e delle ossa: circa il 99% del fluoro presente nell’organismo è localizzato nei tessuti mineralizzati.
In particolare, lo smalto del dente è costituito per il 99% da componente minerale (idrossiapatite) e per il restante 1% da componente organica.
La somministrazione del fluoro può avvenire in due modi:
Fluoroprofilassi sistemica
Attraverso questa modalità il fluoro somministrato agisce sugli elementi dentari in fase di formazione. Affinché questo effetto sia duraturo e costante, è necessario che l’assunzione avvenga per tutto il periodo dell’odontogenesi, ossia dalla gravidanza (la mineralizzazione inizia a partire dal 4° mese di vita intrauterina) fino all’età di 12-13 anni.
La fluoroprofilassi sistemica può avvenire con:
- l’assunzione di alimenti contenenti fluoro;
- la fluorizzazione delle acque potabili, del latte, del sale da cucina;
- la fluorizzazione mediante gocce, compresse, chewing-gum.
Fluoroprofilassi topica
La fluoroprofilassi per via topica può essere effettuata a qualunque età ed ha come obiettivo la remineralizzazione dello smalto e l’inibizione della crescita batterica e della produzione di acidi.
Le applicazioni topiche sono eseguite all’interno del programma di prevenzione dal personale nel nostro Centro Odontoiatrico.
Cosa sono le sigillature dei denti?
Le sigillature dentali rappresentano insieme alla somministrazione del fluoro, uno dei principali trattamenti in termini di prevenzione dentale. La funzione delle sigillature è di proteggere i denti dalla formazione della carie e devono essere effettuate non appena i denti posteriori sono completamente erotti nel cavo orale.
La superficie masticante di tali denti infatti è caratterizzata da una anatomia complessa, ricca di solchi e fossette, difficili da pulire, ed in cui si possono intrappolare residui di cibo con formazione di carie. Non solo i bambini ma anche gli adulti possono trarre beneficio dalle sigillature. Si tratta di un materiale resinoso molto fluido che scorrendo all’interno dei solchi e delle fossette dei denti, precedentemente ben puliti e detersi, indurendosi ne rende la superficie masticante scivolosa in modo tale che i residui di cibo possano essere rimossi più facilmente. Inoltre la maggior parte dei sigillanti in commercio contengono al loro interno concentrazioni variabili di fluoro che viene lentamente rilasciato nel tempo, contribuendo a fortificare lo smalto e a proteggerlo dalla formazione della carie.
Le sigillature hanno una durata di alcuni anni e vengono controllate regolarmente durante le visite periodiche (sono di colore bianco e quindi ben visibili) e applicate nuovamente nel caso qualcuna di essere dovesse saltare.
Uno dei trattamenti di odontoiatria estetica più richiesti è lo “sbiancamento dei denti".
Facciamo chiarezza su un aspetto che può creare delle incomprensioni. Quando si parla di SBIANCAMENTO, l'immagine va immediatamente al sorriso degli attori del cinema e al colore della porcellana del nostro bagno. Bisogna quindi subito dire che intendere sbiancamento come ottenere dei denti bianco “lavandino” è impossibile senza intervenire in maniera aggressiva sui denti utilizzando corone o faccette in porcellana.
Per sbiancamento bisogna invece intendere SCHIARIMENTO del colore naturale del dente che per sua natura presenta già moltissime variazioni di colore tra individuo ed individuo.
Esiste infatti tutta una gamma di colori naturali dei denti che va dal bianco latte (rarissimo), a varie sfumature di giallo (molto comuni) al grigio, fino al marrone. Quindi, quando il dentista vi pratica uno sbiancamento dovete aspettarvi un risultato che dipende prima di tutto dal colore di partenza dei vostri denti e poi dal motivo per cui i vostri denti sono più o meno scuri.
Le più comuni tecniche sono: SBIANCAMENTO DEI DENTI VITALI IN STUDIO o PROFESSIONALE SBIANCAMENTO DOMICILIARE, SBIANCAMENTO COMBINATO
Tutte e tre le tecniche prevedono almeno una seduta preventiva di igiene professionale per eliminare placca, tartaro e pigmentazioni esterne al dente / caffè fumo ecc.) ed una valutazione da parte dell’igienista dentale delle cause della pigmentazione dei denti ed una selezione del caso, oltre che le dovute spiegazioni.
Quindi si procede con:
Lo SBIANCAMENTO PROFESSIONALE consiste nell’applicazione sui denti del paziente di apposite sostanze sbiancanti a base di perossido di idrogeno o perossido di carbamide ad alta concentrazione, che vengono attivate rendendo disponibile il principio attivo sulla superfice del dente, ma per un periodo di tempo limitato.
Dopo avere protetto labbra e gengive dalla azione dello stesso gel sbiancante, il principio attivo viene ATTIVATO da una sorgente di energia esterna.
Questa sorgente può essere rappresentata da una apposita lampada che emette una luce ultravioletta ad una specifica lunghezza d’onda; oppure dalla luce di un Laser che pure agisce secondo determinate lunghezze d’onda.
Quello che è importante sapere che quello che agisce è IL GEL SBIANCANTE e non la macchina (lampada o laser) che lo attiva. Quindi non illudetevi che una macchina diversa produca effetti sbiancanti migliori: un laser non determina uno sbiancamento maggiore di una lampada per sbiancamento, perché quello che agisce è il gel sbiancante, anche in relazione al tempo di permanenza sui denti.
Il gel dopo essere attivato viene mantenuto per alcuni minuti a contatto con la superficie del dente e poi rimosso. L’operazione normalmente viene ripetuta un paio di volte nella stessa seduta. Al termine della seduta si ottiene un risultato sbiancante, che come già detto varia molto in relazione alla situazione di partenza ed alle cause che l’ha determinata. Nei giorni successivi il grado di sbiancamento aumenta leggermente, ma bisogna stare molto attenti a non mettere in bocca cibi o sostanze colorate (caffè, fumo, rossetto, coca cola, liquirizia ecc.) che potrebbero andare a fissarsi sullo smalto ancora fresco dell’azione dello sbiancante, vanificando il risultato. Inoltre il risultato ottenuto tende a diminuire nel tempo e quindi dopo un lasso di tempo variabile (circa 1-2 anni) la seduta deve essere ripetuta.
Invece lo SBIANCAMENTO DOMICILIARE prevede sempre l’uso degli stessi gel, con gli stessi principi attivi, che però vengono usati in concentrazioni minori, ma per un tempo più lungo. In pratica si tratta di prendere una impronta dei denti del paziente e di fare realizzare dal laboratorio una MASCHERINA INDIVIDUALE trasparente, che ripete la forma dei denti del paziente e che viene costruita in modo da lasciare un piccolo spazio tra la superfice esterna dei denti e la mascherina stessa.
In questo spazio il paziente applicherà da solo il gel che gli verrà consegnato dal dentista e poi indosserà la mascherina per circa 45 minuti durante il giorno.
La durata del trattamento è di circa 5-7 giorni durante le quali il gel determina l’effetto sbiancante. Va da sé che in questo periodo non bisogna usare le sostanze scure e pigmentanti prima specificate.
Vorrei infine illustrare quella che è la tecnica migliore, e cioè lo SBIANCAMENTO COMBINATO.
L'’utilizzo in sequenza di tutte e due le tecniche, sia quella professionale in studio che quella domiciliare. Si tratta in pratica e semplicemente di effettuare una seduta di sbiancamento in studio come sopra descritto e poi di consegnare al paziente la mascherina con il gel per seguitare lo sbiancamento a casa secondo la tecnica domiciliare. La seduta in studio inizia il processo di sbiancamento rimuovendo lo strato più superficiale di pigmento del dente, ed il processo verrà poi più agevolmente completato dal gel domiciliare.
Il vantaggio di questa tecnica, oltre ad una maggiore efficacia è quella di avere a disposizione la mascherina individuale con la possibilità di ripetere periodicamente e per un breve periodo il trattamento domiciliare in modo da mantenere nel tempo l’effetto ottenuto.
Odontoiatria estetica
Sbiancamento dei denti professionaleFaccette dentali in ceramica
Otturazioni estetiche in composito
Intarsi Leggi tutto
ODONTOIATRIA ESTETICA
La bocca non serve solo per respirare e mangiare, ma è anche un importante organo di comunicazione, pertanto non stupisce che, denti belli, bianchi e puliti, sono il presupposto essenziale di un corpo attraente e curato.
Oggigiorno, i nostri pazienti pretendono non solo un risultato funzionalmente perfetto del trattamento, ma anche ed essenzialmente un miglioramento del proprio aspetto. Denti bianchi, splendenti e regolari sono attraenti, segno di vitalità e di salute del corpo. Inoltre, un sorriso accattivante influenza in modo decisivo la fiducia in sé stessi chi ha dei denti belli sorride più spesso e più volentieri.
La moderna odontoiatria estetica può soddisfare il desiderio di un miglioramento estetico della nostra bocca in modo facile e duraturo, cambiando colore, qualità e forma delle gengive.
Le più importanti tecniche di odontoiatria estetica sono:
- Sbiancamento dentale
- Faccette di ceramica
- Corone in ceramica “metal free o ceramiche integrali”
- Otturazioni bianche in composito
- Intarsi in composito o ceramica
- Correzioni dell’andamenti gengivale “estetica rosa”
- Ortodonzia degli adulti
Sbiancamento dentale
Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi. A questo primo tipo di sbiancamento, cosiddetto “cosmetico”, si affiancano altri tipi di sbiancamenti utili per risolvere discromie dentali, anche severe, dovute a patologie sistemiche (per esempio la fluorosi, disordini ematici, etc.) oppure agli esiti di terapie con alcuni tipi di antibiotici (ad esempio, le tetracicline). I prodotti che vengono utilizzati a tal fine contengono principalmente perossido di idrogeno e perossido di carbammide, impiegati in varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e delle esigenze del paziente. Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno o di carbammide nel momento in cui viene posto a contatto con i denti. Queste molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, e dunque rendendole non più visibili. Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non agisce su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale.
Faccette di ceramica
Le faccette sono sottilissimi gusci di ceramica: applicate sulla superficie esterna del dente, ne mascherano imperfezioni legate al colore, alla forma o alla posizione.
La preparazione del dente quando è necessario, consiste nell’asportare un piccolo spessore di sostanza dentale, variabile secondo il caso; si tratta di una procedura conservativa, che non comporta danno alla polpa e rimane entro i limiti dello smalto. Lo spessore molto sottile della ceramica (0,4 - 0,6 mm) conferisce al rivestimento quella semi-trasparenza così naturale che ha fatto il successo di questo restauro. Infatti, lo speciale effetto “lente a contatto” lo rende praticamente invisibile.
Attraverso una particolare e moderna tecnica di adesione chimica tra la ceramica e lo smalto si ottiene un risultato efficiente ed estetico eccezionale che riproduce il colore, forma e translucenza dei denti naturali. Difatti alcune volte si ha molta difficoltà nel distinguere i denti ricoperti con faccette di ceramica da quelli naturali.
Quali vantaggi offrono le faccette?
Paragonabile ad una normale corona, la procedura è molto più conservatica per i denti, poiché viene sacrificata una quantità molto minore di sostanza dentale. Inoltre, le faccette sono durevoli nel tempo e resistenti alle forze masticatorie.
Il loro punto forte è però l'eccezionale estetica, molto superiore a quella di una corona realizzata su una cappetta di metallo. Al contrario di una corona metallo-ceramica, il bordo tra la sottile faccetta di ceramica ed il dente naturale è praticamente invisibile, e non deve quindi essere posto sotto la gengiva. Con le faccette non esiste il noto problema di irritazioni gengivali causato dalle corone, con conseguente retrazione delle gengive e visibilità dei margini delle corone. Per i denti molto scuri, prima dell'applicazione delle faccette si consiglia un trattamento preliminare di sbiancamento, per evitare trasparenze di colore indesiderate.
Le faccette si utilizzano su un dente fondamentalmente sano, ma con problemi estetici, tra i quali:
- Discromie (macchie permanenti):
macchie permanenti che non si possono migliorare con le tecniche di sbiancamento; - Diastemi (spazio fra i denti):
si applicano ai denti faccette di dimensione leggermente maggiore di quella della superficie di applicazione, in modo da riempire gli spazi vuoti; - Denti con anomalie di forma;
- Denti che presentano difetti dello smalto:
L’amelogenesi imperfetta. Per simili correzioni si richiedono tecniche cliniche; - Denti con forme scorrette o usurate.
Corone in ceramica integrale o “metal free”
Una corona (chiamata anche capsula) è indicata, quando un dente è molto danneggiato (da carie o trauma), al punto che una ricostruzione tramite otturazione, intarsio o faccetta non è più possibile.
Si distinguono per la loro eccellente estetica, dato che la luce non viene solo riflessa, ma come nei denti naturali, esiste una vera e propria trasparenza (la luce attraversa il dente).
Questo effetto rende la corona di ceramica integrale specialmente adatta per i denti frontali, di cui permette anche piccole correzioni di forma e posizione.
Otturazioni bianche in composito
Nel nostro studio ormai da anni non si fa più uso dell’amalgama d’argento, oggi utilizziamo i moderni materiali da otturazione che hanno il colore naturale dei denti, chiamati “compositi”, i quali hanno raggiunto un alto livello di qualità soprattutto per i denti frontali (incisivi e canini), ma anche per piccole otturazioni nei settori posteriori.
Intarsi in composito o ceramica
Gli intarsi sono ricostruzioni eseguite in laboratorio, usate per i denti posteriori (premolari e molari). Sono indicate dopo la rimozione delle vecchie otturazioni difettose, di grosse carie o per rimpiazzare parte di dente fratturato. Dopo aver preso un’impronta della cavità, in laboratorio viene realizzata la parte mancante del dente in composito o in ceramica. Gli intarsi vengono poi incollati (tecnica adesiva) nella cavità dentaria durante la seconda nello studio dentistico con estrema precisione, ricostruendo così la forma originaria del dente.
Chirurgia del sorriso
Quando un paziente nel sorridere scopre troppa gengiva le corone dentali possono sembrare corte. Occorre pertanto valutare se questa impressione di corona corta risulti dovuta ad effetto ottico, conseguenza dell’alterato rapporto fra “il rosa e il bianco”, oppure se la corona è corta realmente.
Chirurgia mucogengivale
La chirurgia parodontale mucogengivale, si interessa anche della risoluzione di eventuali danni estetici delle gengive ed anche della risoluzione di difetti gengivali e del sorriso presenti geneticamente in alcuni individui.
Un bel sorriso è composto da un armonioso insieme di denti e gengive. Una recessione gengivale, può quindi arrecare danni non solo funzionali ma anche estetici. Con le nuove tecniche microchirurgiche si riesce in molti casi a porre rimedio a tali compromissioni.
Ortodonzia degli adulti
In passato spesso, per svariati motivi, non si eseguivano le cure ortodontiche necessarie nell’infanzia e di conseguenza molti adulti oggi presentano denti mal posizionati compromettendo notevolmente la funzione estetica del sorriso. Oggi grazie ai notevoli progressi dell’ortodonzia moderna, è possibile correggere moltissimi dei mal posizionamenti dentali presenti in età adulta. Va inoltre aggiunto che rispetto al passato gli apparecchi di oggi sono molto più comodi da indossare e spesso sono perfino praticamente invisibili.
Odontoiatria Conservativa
Rimozione dell’amalgamaOtturazione e ricostruzione denti
Devitalizzazione dente vitale
Ritrattamento endodontico Leggi tutto
ODONTOIATRIA CONSERVATIVA
La Conservativa è una branca dell’odontoiatria restaurativa che si occupa della conservazione, prevenzione e terapia della struttura dentale, per problematiche sia congenite (elementi conoidi, discromie) sia acquisite (carie-traumi).
I materiali che generalmente vengono utilizzati allo scopo sono: compositi e ceramiche. Questi materiali hanno ottime caratteristiche e presentano una vasta gamma di colori e sfumature che permettono di rendere pressochè invisibili le otturazioni anche molto estese e hanno un’ottima lucidabilità che li rende molto simili allo smalto naturale.
Nel caso di cavità di piccole e medie dimensioni si realizzano restauri diretti; nel caso di cavità di ampie dimensioni si ricorre ad intarsi di grande precisione che possono essere realizzati entro pochi giorni.
La realizzazione di un intarsio prevede una particolare preparazione della cavità cariosa (o della parte di dente che deve essere ricostruita) a cui segue un’impronta che va al laboratorio odontotecnico, il quale preparerà un vero e proprio intarsio in composito del colore e forma ottimale che verrà cementato dall’odontoiatra direttamente al dente da ricostruire.
L’odontoiatria conservativa deve essere accompagnata da misure di profilassi personalizzate per impedire le recidive delle lesioni cariose.
Un buon programma preventivo comprende sedute di igiene orale, controlli semestrali e applicazioni di fluoro sia professionale che domiciliare o di altri materiali professionali.
Endodonzia
Che cos'è l'Endodonzia?
Endodonzia è una parola che deriva dal greco antico e significa: "branca medica che si occupa dell'interno dei denti".
All'interno del dente, sotto i tessuti duri meglio noti come smalto e dentina, vi è una cavità all’interno della quale vi è un tessuto molle chiamato polpa. La polpa contiene vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo e crea i tessuti circostanti duri del dente durante lo sviluppo.
La polpa si estende dalla corona del dente fino alla punta delle radici.
La polpa è fondamentale per lo sviluppo e per la maturazione di ogni dente. Tuttavia, una volta giunto a completa maturazione, un dente può sopravvivere senza la polpa perché continua ad essere alimentato dai tessuti che lo circondano.
Quando si ha necessità di una terapia endodontica?
Il trattamento endodontico (altrimenti noto come devitalizzazione) è necessario quando la polpa dentaria (i tessuti molli all'interno del dente) si infiamma irreversibilmente o si infetta.
L'infiammazione o l'infezione della polpa può verificarsi per svariati motivi: carie profonde, ripetute procedure odontoiatriche o anche per via di una crepa o di una frattura del dente. Alle volte, un forte trauma può causare danni irreversibili alla polpa, anche se il dente non ha alcun segno apparente.
Se l'infiammazione e/o l'infezione pulpare non viene adeguatamente curata, può portare nel tempo dolore, talvolta acuto, e ricorrenti ascessi.
Quali sono i sintomi di una polpa infiammata o infetta?
I sintomi più comuni sono:
- dolore spontaneo
- ipersensibilità prolungata al caldo e/o al freddo
- fastidio e/o dolore durante la masticazione
- discolorazione del dente (in caso di infezione acuta)
- il gonfiore e la fuoriuscita di pus.
In che modo la terapia endodontica salva il dente?
L'Odontoiatra, grazie all'ausilio di sistematiche ingrandenti quali occhialini e microscopio, rimuove la polpa infiammata o infetta da ogni singolo canale dentario, disinfetta l'interno del dente e poi sigilla tale spazio in modo che i batteri non possano più entrarvi.
Successivamente, procederà a restaurare adeguatamente la parte masticante del dente, in modo che non corra rischi di fratturarsi.
Dopo il restauro, il dente riprenderà a funzionare come un qualsiasi altro dente.
Avrò dolore durante o dopo la terapia?
La maggior parte delle terapie endodontiche viene eseguita proprio per alleviare l'intenso dolore avvertito dal paziente che abbia una polpa infiammata. Grazie agli anestetici ed alle moderne tecnologie, la maggior parte dei pazienti non avverte il benché minimo dolore durante la terapia.
Durante i primi giorni successivi alla terapia è normale avvertire qualche dolore.
Spesso, le cause che possono rendere necessaria un'ulteriore terapia endodontica sono legate a reinfezioni delle zone interne del dente che col primo trattamento erano state sigillate.
Le cause più comuni di reinfezione sono:
- Fratture
- Nuovi processi cariosi
- Restauri che non sigillano più
In tutti questi casi, una nuova terapia endodontica può permettere al dente di essere recuperato appieno e di durare molti anni.
La terapia endodontica si può eseguire con successo su qualunque dente?
Per fortuna, la maggior parte dei denti può essere trattata con successo con una terapia endodontica e continuare a funzionare per anni. Può capitare, comunque, che un dente non possa beneficiare di una terapia endodontica per uno o più dei seguenti motivi:
- il dente è gravemente fratturato
- il dente non ha un adeguato supporto osseo
- la corona del dente non può essere ricostruita in modo predicibile
- non è possibile accedere alle parti più profonde della radice
Tuttavia, i progressi in endodonzia stanno rendendo possibile il recupero di denti che fino a pochi anni fa sarebbero stati estratti.
Ritrattamento endodontico
Come occasionalmente avviene in qualsiasi altra procedura odontoiatrica o medica, un dente non può guarire, come ci si poteva aspettare, o ammalarsi nuovamente dopo un primo intervento. Nonostante questo sia stato condotto nel migliore dei modi ci sono situazioni che vanno oltre il controllo dell’operatore e che non consentono di ottenere il risultato sperato. In questi casi si rende necessaria una riapertura dei canali seguita da una nuova otturazione nel tentativo di ristabilire il controllo dell’infezione. A volte questo può non riuscire nuovamente e pertanto si può rendere necessario un intervento di apicectomia o addirittura l’estrazione del dente.
Apicectomia
Talvolta non è possibile riuscire a controllare l’infezione del canale radicolare passando attraverso la corona del dente per l’impossibilità di percorrere tutto il canale fino al termine a causa di alterazioni anatomiche della porzione apicale della radice o per la presenza di infezioni extra-radicolari che non possono essere trattate dall’interno del dente. In questi casi si provvede ad effettuare una resezione della punta della radice per via chirurgica seguita dalla preparazione e dall’otturazione della parte restante.
Parodontologia
Indagine parodontaleLaserterapia parodontale
Rigenerazione tissutale guidata
Chirurgia estetica muco-gengivale
Splintaggio dentale intra-coronale Leggi tutto
PARODONTOLOGIA
Cos'è la malattia parodontale?
La malattia parodontale, anche chiamata piorrea o parodontite è una infezione del parodonto (la parte che tiene il dente attaccato all'osso) questa disfunzione colpisce una alta percentuale della popolazione adulta. la parodontite ha come conseguenza l’indebolimento dei denti e se trascurata per molto tempo la perdita parziale o totale dei denti naturali. In Italia e nel mondo questa patologia colpisce milioni di persone, quindi se non viene curata immediatamente, può compromettere irrimediabilmente la salute della bocca e avere ripercussioni sulla salute in generale dell'intero organismo. Lo stato avanzato della malattia può portare alla perdita parziale o totale dell'intera dentatura. È necessario intervenire curando l'infezione e solo in seguito si potrà ripristinare la parte dentale mancante.
Cura della parodontite in modo efficace
Il legamento parodontale o periodontale è la struttura che si interpone tra radice del dente ed osso alveolare, La malattia parodontale è fondamentalmente causata da una infezione batterica progressiva che si sviluppa attorno ai denti: i batteri sono presenti sotto forma di placca batterica e di tartaro
Sintomi della parodontite ecco come riconoscerla
GENGIVITE: le gengive assumono un aspetto edematoso e gonfio, di colore rosso vivo mentre normalmente sono rosa pallido.
SANGUINAMENTO GENGIVALE: le gengive sanguinano facilmente.
TASCHE GENGIVALI: si formano attorno al dente delle " borse " che diventano facilmente ricettacolo di placca batterica.
ASCESSI GENGIVALI: in determinate condizioni la placca batterica causa infezioni acute nella zona dei tessuti circostanti ai denti che presentano le tasche gengivali.
RIASSORBIMENTO OSSEO: tramite radiografie endorali si può evidenziare l'abbassamento della cresta ossea.
MOBILITA' E MIGRAZIONE DENTALI: nello stadio avanzato, i denti perdendo stabilità diventano mobili alla pressione ed inoltre possono anche lentamente spostarsi venendo così a creare spazi che prima non esistevano.
Terapia di cura della parodontite
I Poiché la malattia parodontale progredisce, ossa e tessuti soffrono di degenerazione continua e la profondità aumenta, lasciando difetti ossei intorno ai denti. Queste tasche sono difficili da pulire e sempre più spesso sanguinano e sono ulcerate portando un aumento della crescita di batteri che possono diffondere l'infezione per la zona circostante oppure direttamente nel flusso sanguigno. Nei casi più gravi, i denti coinvolti possono richiedere l'estrazione a causa della gravità della perdita ossea. Il protocollo tradizionale della terapia parodontale comporta l'eliminazione di queste tasche parodontali con metodi strumentali o chirurgici di riduzione delle stesse.
Questa soluzione è molto efficace nel ridurre il problema parodontale e nel prevenire ulteriore perdita di tessuto osseo. Questa pratica si rende necessaria per la rigenerazione guidata dei tessuti dando la possibilità, di affrontare la parodontite ed invertire i danni, rigenerando l'osso perduto, cemento, legamento parodontale e il tessuto gengivale. Questa terapia chirurgica prevede la riflessione minima della sovrastante tessuto molle e una pulizia accurata dei denti e difetti ossei. Una membrana viene collocato sopra i difetti ossei che circondano e sotto il tessuto molle. Maggior parte delle membrane utilizzate dai professionisti sono bio-assorbibile e rigenerano il tessuto senza la necessità di un secondo intervento chirurgico per rimuoverli.
La domanda che spesso assilla chi ne è affetto è se esiste una soluzione sicura per risolverla.
La parodontite si può curare, anche se si tratta di una malattia tendente alla cronicizzazione, che avanza inesorabilmente una volta che si è innestata nei tessuti.
Per curare la parodontite bisogna intervenire prima possibile, appena i segnali sopra citati cominciano a manifestarsi e quando si nota un anomalo sanguinamento delle gengive, alito pesante, e anche sangue residuo sul cuscino al mattino.
La prima cosa da fare è sottoporsi a regolari sedute di igiene dentale professionale. È questa infatti una delle profilassi più efficaci per evitare che si formi la placca e che diventi tartaro.
Nel caso quest'ultimo fosse presente verrà eseguita una detartrasi o ablazione del tartaro.
La chirurgia parodontale si riferisce alla bonifica o, in casi specifici, al ripristino del tessuto osseo intaccato dalla parodontite. Per fare questo potrebbe essere necessario eseguire un innesto osseo, eliminando quello già contaminato dall'infezione batterica e utilizzando del materiale organico autologo o sintetico.
Gnatologia
Visita gnatologica e terapieBruxismo, mal di testa e gnatologia Leggi tutto
GNATOLOGIA
La GNATOLOGIA è la disciplina che si occupa dello studio della masticazione ed in particolar modo dei problemi che possono insorgere a livello della muscolatura masticatoria e delle ARTICOLAZIONI
TEMPORO MANDIBOLARI (ATM), deputate a permettere ed assistere i complessi movimenti della mandibola sia in apertura che in chiusura, come anche nei tragitti di massima lateralità destra o sinistra e nelle postero-antero posizioni.
Le patologie legate a queste strutture possono manifestarsi in modo subdolo con iniziali rumori articolari come i cosiddetti click (schiocchi) nei movimenti masticatori o addirittura con il blocco articolare (impossibilità ad aprire o a chiudere la bocca), spesso totalmente asintomatici dal punto di vista del dolore, oppure con cefalee, dolori facciali vicino all’orecchio, dolori al collo (cervicali) e/o alle spalle e alle braccia o in distretti muscolari ancora più a valle.
Questi sintomi non vanno trascurati perché prodromici, con il cronicizzarsi della parafunzione instauratasi, a fenomeni algici (dolore) sempre più presenti, marcati e continuativi anche in assenza di movimento.
Altre manifestazioni abbastanza frequenti possono essere la disfagia e le vertigini in quanto la bocca partecipa ad importanti funzioni: masticazione, deglutizione, fonazione, stabilizzazione del capo nello spazio e per contiguità anatomica alla percezione dei suoni che si attuano muovendo la mandibola. Inoltre l’espressività emozionale si realizza nel viso, nella parola e nel bruxismo diurno e notturno.
La centralità sensoriale del capo: dodici paia di nervi cranici e in particolare del trigemino permette di spiegare come il movimento della mandibola che si realizza tramite l’articolazione temporo-mandibolare possa essere coinvolto in tante sintomatologie dolorose.
Non è vero che ogni mal di testa o delle spalle ha origine a livello dell’ATM, tuttavia la complessità dei rapporti tra dentatura presente, muscolatura e articolazione masticatoria spinge a considerare sempre consigliabile una visita specialistica presso lo Studio Dentistico Dott. Sedda fin dai primi sintomi che abbiano carattere di ripetitività o costanza.
Il Dott. Bressan, collaboratore dello studio, si è appassionato allo studio di questa disciplina già’ dal 1996 e da allora non ha mai cessato di interessarsi alla materia, risolvendo numerosi casi sempre attraverso le terapie più congrue, meno invasive.
Protesi mobile
Protesi parziali in nylonProtesi totale mobile
Overdenture su impianti Leggi tutto
PROTESI MOBILE
Protesi rimovibili più comode ed estetiche
La protesi dentale mobile è un manufatto rimovibile utilizzato per sostituire la dentatura originaria persa. Tutte le protesi mobili devono essere rimosse di notte perché altrimenti la continua compressione del corpo protesico sulla mucosa potrebbe provocare delle stomatiti, tutte le protesi mobili vanno inoltre pulite ogni volta che viene mangiato del cibo.
Nel nostro studio utilizziamo i seguenti tipi di protesi mobile:
- Scheletrato con ganci
- Scheletrato con attacchi
- Protesi totale mobile
- Overdenture su impianti
- Protesi in nylon
Protesi mobile totale
La protesi totale mobile è un’alternativa alla protesi di tipo fisso, nel caso di edentulia totale, cioè quando non rimanga in arcata nessun elemento dentario. È la classica “dentiera”.
La protesi totale mobile è rimovibile e può essere pulita a domicilio. Risulta però sicuramente meno stabile di una protesi fissa. La forma delle gengive e del palato su cui poggia la protesi mobile, viene rilevata attraverso la presa delle impronte.
Svantaggi rispetto alla protesi fissa:
- Riduzione della sensibilità gustativa per copertura palato
- Instabilità durante la masticazione di cibi collosi
- Riassorbimento osseo causato dalla compressione
- Rischio di dislocazione durante uno starnuto o tosse
- Situazioni anatomiche del palato o della cresta ossea possono influire sulla ritenzione; così come la salivazione, e la muscolatura delle guance
- Una scarsa salivazione riduce la ritenzione della protesi mobile
- La protesi mobile riduce lo spazio per la lingua e quindi può inizialmente anche alterare la fonazione e c’è maggiore difficoltà nel mordere dei cibi collosi o particolarmente duri perché questo può provocare la dislocazione della protesi.
Overdenture su impianti
È una protesi totale agganciata su impianti, usata per riabilitare la mancanza di tutti i denti in arcata.
È una protesi rimovibile in quanto viene ancorata su attacchi posti su un minimo di 2 impianti. Questi attacchi sono attacchi di tipo sferico o cilindrico (es. tipo blocchetto)
Viene usata soprattutto per l’arcata inferiore poiché si è visto che nell’arcata superiore fare un overdenture su impianti con soli due impianti spesso determina una durata minore di questi impianti. Rispetto alla protesi totale mobile garantisce maggiore stabilità e comfort ed ha anch’essa il vantaggio di essere rimovibile con un semplice scatto e permettere una pulizia costante domiciliare ma come tutte le protesi mobili deve essere rimossa di notte perché diversamente la continua compressione del corpo protesico sulla mucosa può provocare delle stomatiti, tutte le protesi mobili andrebbero inoltre pulite ogni qualvolta si mangia.
Ha un costo più limitato rispetto ad un all-on-4 o una protesi fissa su impianti ma la soluzione con la protesi fissa è più funzionale perché non deve essere rimossa e dà la possibilità di masticare la maggior parte dei cibi senza aver paura che la protesi si dislochi
Protesi in nylon
la protesi in nylon è un manufatto rimovibile e leggero che sostituisce i vecchi scheletrati con ganci in metallo visibili e per questo antiestetici. La protesi in nylon si utilizza nel caso di edentulia parziale a sostituzione dei tradizionali scheletrati con ganci in metallo visibili e antiestetici.
Tecnica
La protesi ha uno spessore molto ridotto, di 0.6 mm, e per questo è leggerissima e non ingombrante. Ripristina la “falsa gengiva”, restituendo forma alla bocca e non lasciando nel viso l’inestetismo creato dalla mancanza di denti. Il materiale è camaleontico ossia la protesi, trasparente, assume la colorazione dei tessuti gengivali. Non occorre più posizionare ganci o attacchi in metallo.
Il nylon possiede una memoria elastica. Questo significa che si può letteralmente “stropicciare” la protesi in nylon e quando la si lascia andare essa torna alla posizione originaria. Grazie a questo materiale la protesi assolutamente non si rompe.
Caratteristiche
- leggera
- rimovibile
- in nylon, senza metallo (metal-free)
- memoria elastica, si può “stropicciare”
- trasparente, assume il colore della gengiva naturale
- maggiore flessibilità
- è possibile ribassarla e adattarla in funzione dei cambiamenti del paziente
- Materiali
- nylon: leggero e camaleontico
- composito per le corone dei denti posizionati
Ogni persona è unica e presenta una situazione clinica differente, che va valutata in tutti i suoi aspetti. Siamo consapevoli di quanto sia importante avere un’idea dei costi prima di intraprendere una qualunque cura dentale.
Puoi Fissare un Appuntamento e un medico odontoiatra valuterà il tuo caso specifico, illustrandoti il tuo Piano di Cura Personalizzato Relativi costi e soluzioni di pagamento ti verranno ampliamente descritti in sede di prima visita, naturalmente senza alcun impegno.
Ortodonzia
Fissa vestibolare con brakets metalliciFissa vestibolare con brackets estetici
Fissa linguale
Mobile con mascherine trasparenti Leggi tutto
ORTODONZIA
Denti dritti ed un sorriso accattivante sono oggi il miglior biglietto da visita nelle relazioni sociali. Un bel sorriso è simbolo di giovinezza, successo, dinamismo e rinforza l'autostima. Oggi è possibile far crescere correttamente la bocca dei bambini ed allineare i denti degli adulti mediante l’ortodonzia. L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di correggere i difetti di allineamento e combaciamento dentale, le così dette malocclusioni.
Queste possono essere trattate:
- spostando i dentiguidando correttamente la crescita delle ossa mascellari durante l’infanzia e l’adolescenza;
- modificando le ossa dei mascellari mediante interventi di chirurgia delle ossa in abbinamento alla terapia di allineamento dentale.
Avere denti dritti è importante per evitare l’insorgenza di alcune patologie quali:
Carie e malattie gengivali
Denti storti formano degli anfratti difficilmente pulibili con l’igiene orale quotidiana: malocclusioni e masticazione scorretta.
La malocclusione compromette la masticazione e, a causa del sovraccarico, può danneggiare i denti (abrasione, mobilità) e le articolazioni temporo-mandibolari. Il carico errato dei muscoli masticatori e delle articolazioni temporo-mandibolari può portare a dolori facciali, mal di testa, ronzii, nonché tensioni muscolari e difetti posturali a livello della colonna vertebrale (Sindromi discendenti).
Obiettivi
La buona riuscita dei trattamenti ortodontici dipende, oltre che da una corretta diagnosi e dalla scelta di una terapia adeguata, da tanti altri fattori tra cui ricordiamo:
- la collaborazione del paziente nel seguire le istruzioni consigliate dal clinico;
- una scrupolosa igiene orale;
- la costanza nel presentarsi agli appuntamenti;
- la risposta individuale dei tessuti ossei, gengivali, dentali che è molto differente da individuo a individuo.
Ogni piano di cura ortodontica deve essere personalizzato, considerando una moltitudine di fattori che guideranno lo specialista nella scelta della terapia più adatta al caso in oggetto.
Per tale motivo risulta essenziale seguire un iter diagnostico preliminare che prevede L’iter diagnostico ortodontico:
- Prima visita dettagliata;
- Impronte per modelli di studio (copia in gesso delle arcate dentarie);
- Esami radiografici (per valutare i rapporti delle ossa mascellari con esame cefalometrico);
- Fotografie (per approfondire le implicazioni estetiche del trattamento);
- Esempio di esame Cefalometrico.
Tipi di trattamento
Come detto in precedenza la terapia può mirare alla correzione della posizione dei denti o delle basi ossee. Spesso i trattamenti ortodontici sono il risultato della combinazione di entrambe le procedure. Per questo motivo spesso, nei casi in cui una occlusione non corretta sia associata ad un scorretto rapporto delle ossa mascellari sarà necessario ricorrere ad una terapia in più fasi.
Ciò accade più frequentemente nei pazienti in crescita nei quali si può agire sulla direzione di sviluppo delle ossa, sul riequilibrio dei muscoli masticatori e sugli squilibri della deglutizione: ortopedia dei mascellari, ortodonzia funzionale, terapia miofunzionale.
Nel nostro studio tutte queste terapie vengono eseguite, previa accurata diagnosi, da sole o combinate a seconda dei casi:
Ortodonzia propriamente detta.
Lo scopo può essere quello di rifinire l’estetica del sorriso, di favorire la discesa in arcata di denti che sono rimasti intrappolati nell’osso, di spostare i denti per consentire l’inserimento di denti protesici nel caso di denti permanenti mancanti poiché mai formatisi (agenesia), o a causa di estrazioni.
Ortopedia dei mascellari
Prevede l’utilizzo di apparecchi che intervengono sulla crescita ossea dei mascellari applicando delle forze ortopediche. Questi apparecchi, nonostante possano erroneamente richiamare un’ortodonzia del passato, in alcune situazioni si rivelano utili ed efficaci. Un altro esempio di apparecchio ortopedico è l’espansore rapido del palato. Un apparecchio fisso intraorale che consente l’allargamento del mascellare superiore.
Ortodonzia funzionale
Consiste nella modifica dell’occlusione avvalendosi della contrazione dei muscoli masticatori stimolata dall’uso di apparecchi rimovibili. Questi apparecchi vengono trattenuti tra le arcate dentarie influenzando la crescita dei mascellari e consentendo un migliore rapporto di occlusione.
Terapia miofunzionale
Consiste nella correzione degli squilibri della muscolatura coinvolta nelle funzioni dell’apparato masticatorio. Nella maggior parte dei casi viene prescritta nei pazienti che hanno una deglutizione scorretta, cioè quei pazienti che non deglutiscono sollevando la lingua contro il palato. In questi pazienti la lingua viene invece spinta contro i denti dando origine ad una serie di conseguenze a carico degli elementi dentari come la perdita di contatto tra i denti in alcuni punti dell’arcata (morso aperto: più frequentemente nella zona anteriore, accompagnandosi dunque anche ad un inestetismo del sorriso), mobilità dentale e recessioni gengivali. La terapia mio funzionale ha la funzione di rieducare i muscoli ad un corretto movimento.
Terminate le fasi sopra descritte spesso risulta necessario finalizzare il trattamento con una terapia mirata esclusivamente allo spostamento dei denti attraverso l’ortodonzia propriamente detta.
Lo specialista potrà consigliare quale metodica ortodontica sarà la più indicata al caso in oggetto e purtroppo non sempre è possibile scegliere tra l’una e l’altra metodica a piacimento, poiché ognuna di esse presenta vantaggi e svantaggi. In alcuni casi può essere anche necessario estrarre dei denti. Molto spesso vanno estratti i denti del giudizio.
Ortodonzia fissa vestibolare con brackets estetici
I gancetti incollati sempre dal lato esterno sono di colore bianco, molto simile a quello dei denti.
Ortodonzia fissa linguale
I gancetti sono incollati dal lato interno dei denti (dal lato del palato e della lingua) in modo da non essere visibili quando si parla, o si sorride. È una metodica molto moderna che prevede un’attenta pianificazione computerizzata e consente anche una previsualizzazione di ciò che potrebbe essere il risultato reale.
Trattamento ortodontico linguale
Ortodonzia rimovibile con mascherine trasparenti. Per il trattamento di ben selezionate tipologie di disallineamento dentale, si possono utilizzare delle mascherine in plastica trasparente che seguono l’anatomia dentale e si incastrano rivestendo le arcate dentarie. Essendo trasparenti non si notano. Queste vanno tenute in sede giorno e notte e rimosse solo durante i pasti. Man mano che si ottengono gli spostamenti dentali si provvede a sostituire la mascherina utilizzata con una nuova ottenendo in maniera progressiva il movimento desiderato. Anche in questo caso viene realizzata una programmazione computerizzata del trattamento.
L'ortodonzia invisibile
INSIVALIGN: per un confortevole approccio all'ortodonzia. L'ortodonzia invisibile è trasparente, removibile e comoda e può essere eseguita su adulti e bambini a partire dagli 11 anni. Allineatori trasparenti ed invisibili riposizionano i denti in tempi brevi per ottenere un sorriso bello e sicuro. Con la tecnica Invisalign è possibile trattare un'ampia serie di problemi ortodontici, compresi denti danneggiati, storti, affollati o con spaziature, ma essendo trasparente, removibile e comodo, non interferisce con le abitudini e con la vita del paziente.
Con Invisalign il paziente sorriderà di più durante e dopo il trattamento
Le mascherine potranno essere tolte ogni qualvolta lo si desideri pertanto con Invisalign il paziente potrà mangiare e bere senza alcuna limitazione; studi hanno dimostrato che questo consente di mantenere una corretta igiene orale durante l'intero trattamento. Invisalign è comodo da usare e non provoca allergie. Grazie ad una simulazione in 3D il paziente potrà visionare il modello del piano di trattamento proposto ed esporre all'ortodontista i propri dubbi e le proprie necessità, inoltre sarà possibile vedere in anteprima il risultato che otterrà durante e dopo il trattamento. La durata del trattamento varia a seconda del caso; normalmente un trattamento medio con Invisalign richiede circa 12 mesi. Durante il trattamento il paziente dovrà sottoporsi ai controlli cadenzati a seconda del tipo di trattamento.
Gli esclusivi vantaggi di Invisalign
- Estetica e comodità;
- Trattamento predicibile;
- Miglior salute parodontale;
- Non provoca allergie;
- Visualizzazione del trattamento mediante software in 3D;
- Produzioni personalizzate per minori irritazioni e abrasioni;
- Conservazione di una buona fonetica.
Le nostre attività cliniche
Ortodonzia preprotesica
Previa attenta programmazione del lavoro protesico di inserimento, sostituzione, rinforzo di uno o più elementi dentali, si realizzano spostamenti dentali che sono funzionali all’ottenimento di una maggiore armonia di posizione dei denti protesici.
Ortodonzia prechirurgica
Allineamento dentale che precede l’intervento chirurgico maxillofacciale di ripristino di un corretto rapporto delle ossa mascellari nei pazienti adulti e successiva rifinitura che segue l’intervento chirurgico per garantire un’adeguata coincidenza dentale.
Chirurgia Orale
Estrazione denti inclusi o ritenutiApicetomia
Chirurgia pre-protesica
Rialzo del seno mascellare
Rigenerazione ossea guidata (GBR)
Innesto a blocco
Chirurgia muco-gengivale Leggi tutto
CHIRURGIA ORALE
Lo Studio del Dott. Sedda si pone all’avanguardia anche nella chirurgia Orale. Aggiornamenti continui in Italia e all’estero, collaborazioni con la prestigiosa Università di Genova ci permettono di affrontare qualsiasi intervento con estrema serenità.
Lo studio ha inoltre investito non solo nelle tecniche ma anche negli strumenti di diagnosi e controllo. Grazie alla strumentazione di controllo dei parametri vitali (monitor multi parametrico) e alla Sedazione Cosciente possiamo intervenire anche nei casi più complessi e nei pazienti più odontofobici in estrema tranquillità.
Chirurgia rigenerativa (implantare)
Nel nostro studio effettuiamo quotidianamente interventi di rigenerazione ossea rialzo del seno mascellare e/o delle cavità nasali, utilizzando innesti di osso autologo (prelievi intraorali) e/o sintetico.
Le procedure utilizzate sono conformi alle più moderne tecniche chirurgiche che includono l'uso di membrane riassorbibili, non riassorbibili e l'uso di placche e viti da osteosintesi in titanio e l’utilizzo di strumenti diagnostici come la TC Cone Bean di ultima generazione. Vengono applicati i più alti standard di sterilizzazione, di preparazione del campo operatorio in conformità con quanto indicato e approvato dalla letteratura scientifica mondiale.
Chirurgia dei denti inclusi
I denti che più frequentemente sono soggetti a disodontiasi sono i terzi molari (molari del giudizio) e i canini (prevalentemente superiori). L'estrazione di questi denti richiede esperienza e particolare attenzione I molari del giudizio inferiori possono trovarsi in arcata come gli altri denti, possono essere semiinclusi e quindi solo parzialmente coperti dalla gengiva o totalmente inclusi (al di sotto della gengiva o addirittura completamente all'interno dell'osso).
I canini superiori inclusi sono spesso recuperabili e possono essere riportati in arcata con un approccio combinato sia chirurgico che ortodontico. Come per la chirurgia rigenerativa nel nostro studio rispettiamo i massimi standard d'igiene e operativi anche nei casi di estrazioni di terzi molari o altri elementi inclusi. Estrazioni di denti inclusi vengono effettuate per motivi terapeutici (anche preventivi), protesici o ortodontici.
Cisti dei mascellari
Le cisti sono delle neo formazioni che possono formarsi anche nell'ambito delle ossa mascellari. Queste lesioni possono avere un’origine odontogena o non odontogena e sono diversamente invasive nell'ambito delle ossa mascellari. Per la loro stessa natura le cisti tendono ad espandersi continuamente e questo è uno dei motivi principali per cui devono essere rimosse (rimuovere la parete per lasciare la cavità che le contiene riempirsi con nuovo osso).
Implantologia avanzata
Lo studio del Dott. Sedda utilizza tecniche chirurgiche e implantari per il ripristino di una funzione masticatoria con protesi fisse su impianti osteointegrati. I nostri pazienti in questo modo non sono costretti ad accettare protesi totali o parziali removibili aumentando incredibilmente il comfort masticatorio e psicologico. Sono sempre più frequenti i casi in cui viene realizzata nella stessa seduta l'estrazione dei denti (se ancora presenti e irrimediabilmente persi), il posizionamento degli impianti e la protesi immediata (il paziente riceve gli impianti che vengono nella stessa seduta protesizzati).
Gli interventi chirurgici per il posizionamento degli impianti vengono effettuati con una attenzione estrema al benessere e al confort del paziente cercando di ridurre al minimo qualsiasi traumatismo potendo così ridurre al minimo i periodi di recupero. Inoltre vi è la possibilità di eseguire gli interventi in Sedazione Cosciente (vedi sotto) garantendo un’esperienza anche psicologicamente del tutto atraumatica. Come per i denti anche gli impianti devono essere mantenuti con una ottima igiene orale e i controlli periodici. Anche gli impianti infatti possono essere soggetti a infezioni dei tessuti di supporto (perimplantiti).
I pazienti che si sottopongono a interventi per l'inserimento di impianti in titanio vengono seguiti molto da vicino per dare loro un aiuto nel mantenimento dell'igiene orale domiciliare presupposto fondamentale per la longevità delle protesi su impianti.
Rialzo del seno mascellare o Sinus lift
Il Rialzo del seno mascellare è un riempimento parziale del seno mascellare che ha come risultato l’elevazione del suo pavimento, una tecnica comunemente accettata (di routine).
Scopo dell’elevazione del pavimento del seno mascellare è quello di ottenere supporto per gli impianti e la protesi fissa che essi dovranno sostenere.
Come si esegue il rialzo del seno mascellare?
Quando si vuole sostituire i denti superiori posteriori mancanti con denti fissi su impianti e non si ha osso sufficiente nel quale inserirli.
In anestesia locale si realizza un lembo di accesso incidendo la mucosa e scollandola dall’osso sottostante
- Si scolpisce una finestra rimuovendo un tassello di osso
- Si scolla con delicatezza la membrana che delimita il seno mascellare
- Si deposita osso in quantità opportuna tra la base dell’osso mascellare e la membrana
- Si riposiziona il tassello di osso a chiudere la finestra di accesso
- Si sutura il lembo di accesso
- A distanza di qualche mese vengono inseriti gli impianti
Sedazione cosciente
È una tecnica che, mediante l’utilizzo di farmaci per via orale ed endovenosa, produce uno stato di rilassamento totale del paziente, permettendo la finalizzazione delle procedure terapeutiche odontoiatriche. Non è un’anestesia generale. Durante l’intervento il paziente è perfettamente cosciente.
Durante l’intervento il paziente è sottoposto a “monitoraggio” delle funzioni vitali, mediante osservazione clinica e valutazione strumentale (elettrocardiogramma, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, frequenza respiratoria, saturazione di ossigeno). La sedazione cosciente in mani esperte è una tecnica sicura e assolutamente priva di rischi.
Implantologia
Implantologia a carico immediatoImplantologia “All-on-four”
Il tuo sorriso in 24 ore Leggi tutto
IMPLANTOLOGIA
L’implantologia orale è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti con altrettante radici artificiali ancorate nell’osso ed in grado di sostenere denti singoli (Capsule), gruppi di denti (Ponti), di fungere da ancoraggio per una Protesi totale (la cosiddetta Dentiera) o sostituire tutti i denti di una o entrambe le arcate.
L’utilizzo degli impianti permette di conservare integri i denti naturali adiacenti allo spazio da colmare.
Attualmente sono preferiti gli impianti in lega di Titanio. Quando nell’organismo viene introdotto un corpo estraneo, si può verificare un processo di “organizzazione” (accettazione) oppure una “reazione immunitaria” (antigene-anticorpo) con conseguente espulsione. Quest’ultima, detta anche “reazione di rigetto”, si verifica quando nel corpo estraneo sono presenti delle proteine, non ha quindi luogo con materiali implantari in cui le proteine sono assenti. Il Titanio inoltre non provoca neppure reazioni da corpo estraneo ma stabilisce con l’osso una connessione diretta che è alla base dell’osteointegrazione (unione intima tra osso e impianto senza tessuto connettivo).
Carico differito e carico immediato
Carico immediato
significa sottoporre l’impianto ad una forza immediatamente dopo o al massimo entro le 48/72 ore dal il suo inserimento nell’osso, dove la forza è rappresentata da una Corona, da un Ponte o da qualsiasi altro tipo di Protesi (es: Toronto bridge).
La possibilità di eseguire il carico immediato è direttamente proporzionale:
- alla consistenza dell’osso e conseguentemente alla “stabilità primaria “(immediata) dell’impianto.
- alla dimensione e lunghezza dell’impianto
- all’irrorazione (sanguinamento) del sito impiantare.
Carico differito
Là dove non ci siano sufficienti garanzie si posticipa l’applicazione della forza (Corona, Ponte ecc..) di alcuni mesi dopo l’inserimento dell’impianto.
Nei casi di “Rialzo del seno” e di “Innesto di osso” viene comunemente prescritto il carico differito.
Quanto durano gli Impianti?
Anche se l’impianto è uno dei trattamenti con il più alto tasso di successo in odontoiatria, come qualsiasi altro atto medico, comporta dei rischi. In Odontoiatria tutti i successi hanno un termine dovuto allo stile di vita (alimentazione, igiene orale, fumo ecc.), a fattori costituzionali, ai meccanismi di usura dei manufatti protesici e dei materiali ad uso odontoiatrico.
Non è possibile conoscere in anticipo la durata nel tempo di uno specifico impianto. Possiamo solo fare riferimento ai dati statistici retrospettivi indicati dalla Letteratura specialistica.
I dati statistici riportano che il successo totale degli impianti è del 95% a 5 anni, ovvero che il 5% degli impianti sono stati rimossi in un arco di tempo di 5 anni dal loro inserimento.
Per quanto riguarda la durata oltre questi primi 5 anni il loro decorso è influenzato dallo stile di vita (igiene orale inadeguata, fumo, assunzione di stupefacenti, uso smodato di alcoolici ecc.) dal biotipo (fattori costituzionali) dalle eventuali patologie che potrebbero sopraggiungere (diabete incontrollato, osteoporosi, malattie del collagene ecc.) e dai traumi fisici (lesioni dell’organismo causate dall’azione, dannosa ed improvvisa, di agenti esterni).
Il riassorbimento dell’osso di sostegno degli impianti di circa 0,2 / 0,5 mm l’anno è considerato fisiologico (normale).
In particolare si tenga di conto che deve essere mantenuta un’ottima igiene orale, per evitare che i batteri della placca vadano a depositarsi intorno all’impianto e determinino sofferenza e perdita dell’osso di sostegno.
La radice artificiale impiantata (l’impianto) patisce gli effetti della placca batterica non meno di un dente naturale.
I controlli devono essere periodici nel tempo ed effettuati da personale specializzato.
L’impianto a differenza dei nostri denti naturali non fa male, quindi i sintomi di eventuali infezioni ed infiammazioni possono passare inosservati e non essere avvertiti dal Paziente se non quando diventano importanti. I controlli periodici quindi, quando tutti gli altri fattori siano soddisfatti, contribuiscono a preservare e ad allungare la vita di un impianto avvicinandola a quella di un dente naturale.
Implantologia senza bisturi
Presso lo Studio Dentistico Sedda siamo specialisti impianti dentali indolore, specialmente indicati per i pazienti che:
- Hanno poco tempo a disposizione.
L'intervento viene progettato prima al computer ed eseguito in maniera approfondita sul modello tridimensionale dell'osso del paziente. La tecnica, in casi specifici, permette inoltre al paziente di tornare a sorridere grazie ad una protesi fissa immediatamente applicata. - Sono in età avanzata e desiderano evitare ogni forma di dolore.
L'implantologia computer assistita è indicata per chi desidera risolvere in poche sedute con minor stress e invasività una situazione complessa, per esempio un'intera arcata da ripristinare. - Desiderano evitare incisioni a gengive e cercano un intervento non invasivo.
L'implantologia computer assistita privilegia un approccio minimamente invasivo, che può evitare l'incisione di gengive e mucose. - Hanno il timore dell'intervento chirurgico di implantologia e sono preoccupati delle conseguenze post-operatorie.
L'intervento è caratterizzato dall'assenza di tagli e punti di sutura con conseguente riduzione del dolore, gonfiore ed edema post-operazione. - Necessitano di tornare ad utilizzare i propri denti immediatamente.
Funzionalità masticatoria immediata e denti fissi appena dopo l'intervento.
Implantologia computer guidata
Le nostre soluzioni si basano su queste quattro importanti fasi:
- I dati vengono acquisiti in modo assolutamente non invasivo tramite una TAC e una mascherina in bocca.
Il paziente si sottopone ad una TAC dedicata allo studio dell'osso, indossando una mascherina che riprodurrà esattamente la posizione dei denti. - L'intervento viene pianificato nei minimi dettagli al computer.
Con il computer si pianifica la posizione degli impianti sul modello tridimensionale dell'osso eliminando gli imprevisti dell'implantologia classica al primo intervento. - Il chirurgo segue la guida con un movimento unico.
Viene creata una guida che impone al chirurgo l'unico movimento previsto. Invasività minima, senza incisioni e punti di sutura.
Funzionalità masticatoria immediata
Il chirurgo, se indicato e possibile, applica i denti nella posizione prevista e quindi il paziente può usufruire della funzionalità masticatoria dopo l'intervento.
Odontoiatria Pediatrica
Trattamenti preventiviSigillatura di solchi e fossette
Fluoro-profilassi sistemica e topica
Mantenitore di spazio
Ortodonzia infantile
Cura di processi cariosi Leggi tutto
ODONTOIATRIA PEDIATRICA
La prima visita
Il primo appuntamento dal dentista è probabilmente il più importante nella vita di un paziente. Nel nostro studio odontoiatrico applichiamo un approccio assolutamente atraumatico per i piccoli pazienti e cerchiamo di dare importanza alla prevenzione applicando tutti gli ultimi protocolli dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. I bambini non vengono mai forzati ad eseguire il trattamento necessario, ma si cerca progressivamente di acquisirne la fiducia attraverso una comunicazione mirata che li porterà ad affrontare le terapie senza traumi o dolore.
È consigliata a 3-4 anni. Viene eseguito un controllo sullo stato dei denti. Insegnato il corretto metodo di spazzolamento e suggerite le corrette abitudini alimentari. È consigliata ogni sei mesi l’applicazione di fluoro in gel per rinforzare il sottile strato di smalto.
Endodonzia pediatrica
L’endodonzia pediatrica è la terapia canalare o devitalizzazione dei denti da latte. Viene praticata ogni qual volta la carie interessi la polpa del dente oppure un trauma ne abbia provocato la necrosi (ovvero la morte delle cellule del nervo dentale. In questi casi il dente generalmente appare più scuro, solitamente tendente al grigio).
Quando possibile, ovvero quando la carie non abbia contaminato in maniera completa la polpa dentaria, la devitalizzazione del dente deciduo viene praticata in maniera parziale, mediante la pulpotomia, una tecnica più veloce che, se applicata correttamente, può dare gli stessi esiti di una terapia canalare completa.
È veramente sbagliato pensare che, “se il dente deve addirittura essere devitalizzato, tanto vale estrarlo” riflessione comune a molti, così come è inaccettabile che un dente da latte che presenti ascessi con o senza tragitti fistolosi, venga lasciato nella bocca del bambino, senza alcuna cura che non sia il mantenimento della camera pulpare aperta (dente aperto). Questo consiglio, talvolta ahimè maldestramente suggerito alle mamme da alcuni colleghi, crea una condizione di infezione permanente dell'osso circostante il dente, che in talune condizioni può evolvere in infezioni sistemiche diffuse.
Un dente da latte affetto da carie penetrante deve essere curato, e mai deve essere lasciato aperto per le possibili complicanze che ne possono derivare. Il dente da latte svolge tante funzioni, da quelle psico-sociali, a quelle di mantenimento del corretto spazio per il dente permanente, e la sua permanenza in bocca, anche se devitalizzato, assicura salute dentale ed evita al bambino quella sgradevole esperienza rappresentata dall’estrazione.
La permuta dei denti da latte deve essere un fenomeno naturale, in cui nessuno deve intervenire al di fuori dei ritmi biologici della natura.
Sigillature
La sigillatura dei primi molari permanenti è una procedura assolutamente atraumatica che rappresenta un'importante forma di prevenzione primaria della carie. Negli Stati Uniti questo presidio viene paragonato alla vaccinazione ed insieme all'uso di fluoro può aiutare ad allontanare quasi del tutto il rischio di carie. I vantaggi sono massimi entro i 14-24 mesi dall'eruzione dei primi molari (56 anni), ma possono essere utili fino ai 10-11 anni. Nei bambini con elevato rischio di carie si possono sigillare anche i secondi molari e i premolari.
Fratture
Le fratture degli incisivi in età pediatrica sono le patologie più comunemente riscontrabili nei pazienti pediatrici. I materiali compositi di nuova generazione permettono ricostruzioni pressochè invisibili e durature nel tempo. Quando il bambino crescerà raggiungendo la maggiore età sarà possibile sostituire le ricostruzioni in composito con le faccette in ceramica che rappresentano il restauro più estetico e biomimetico disponibile in odontoiatria.ORTODONZIA INFANTILE
ORTODONZIA PEDIATRICA
Diamo estremo rilievo alla diagnosi ortodontica, ovvero a quelle registrazioni eseguite prima del trattamento al fine di stabilire in maniera precisa la problematica del paziente e dunque preventivare il miglior trattamento. La diagnosi ortodontica può essere considerata completa solamente dopo l’elaborazione di una lista esauriente dei problemi del paziente e la distinzione tra problemi patologici e problemi di sviluppo (nel bambino). Si adotterà, di conseguenza, una strategia ortodontica che possa offrire al paziente il massimo dei benefici possibili e il minimo dei rischi e dei costi.
ORTODONZIA INTERCETTIVA
L’ortodonzia intercettiva è un’importante strumento nelle mani del professionista, in quanto è in grado di rilevare precocemente le patologie dento-scheletriche e ridurre l'entità del trattamento ortodontico successivo, o addirittura prevenirne la necessità.
Prevede trattamenti in età precoce, tra i 7 e i 10 anni, durante gli stadi più attivi della crescita cranio facciale e della permuta dentale. Tali interventi sono finalizzati a rimuovere i fattori responsabili della malocclusione dentaria e a ripristinare la normale crescita dei mascellari rendendo possibile un allineamento dentale corretto, estetico e funzionale.
L’ortodonzia intercettiva, può non portare a una risoluzione completa della malocclusione, ma pone solide basi per una crescita più armonica del complesso dento-scheletrico, diminuendo la gravità del problema e rendendo l’eventuale fase terapeutica successiva più semplice, più breve e più sopportabile per il paziente in crescita.Trattare preventivamente le malocclusioni intercettandole al momento giusto, molto spesso evita, nel futuro, scelte più drastiche ed invasive come le estrazioni dentarie o soluzioni chirurgiche ortodontiche a fine crescita.
ORTODONZIA MIOFUNZIONALE
Gli apparecchi rimovibili funzionali (dedicati, cioè, alla correzione delle funzioni) si occupano di riequilibrare la funzione muscolare che determina e orienta la crescita, stimolando i gruppi muscolari deboli e inibendo quelli forti, permettendo così ai mascellari di svilupparsi simmetricamente e proporzionatamente, e creando lo spazio affinchè i denti possano alloggiarsi in maniera naturale nelle arcate. Gli apparecchi che si utilizzano generalmente agiscono contemporaneamente su entrambe le arcate. La loro azione si esplica principalmente sui muscoli e solo indirettamente sui denti (direzionamento dell’attività muscolare e condizionamento dello sviluppo e della crescita).
ORTODONZIA CLASSICA
Tramite brackets, ovvero attacchi (metallici, in resina o in ceramica) posizionati sui denti, viene realizzata una metodica fissa, con lo scopo di riallineare gli elementi dentari presenti in arcata raggiungendo la migliore occlusione possibile. L’opportunità di utilizzare una o l’altra tecnica, o una combinazione delle stesse dipende dalla diagnosi effettuata mediante le registrazioni iniziali.
LA "DOPPIA FILA" DI DENTI
Una grande preoccupazione per i genitori è rappresentata dalla presenza contemporanea dei denti permanenti e dei denti da latte (che non cadono).Questa condizione non è affatto pericolosa per i denti permanenti, che prima o poi andranno a posizionarsi nella loro sede definitiva, dando l'ultima spinta ai dentini da latte, che cadranno definitivamente. Tranne rare accezioni, non vi è alcuna necessità di traumatizzare il bambino anticipando questo processo naturale con fastidiose estrazioni dentali.